leone iii isaurico

Successivamente confiscò le proprietà terriere della Chiesa Romana in Sicilia e Calabria, danneggiandola economicamente;[31] decise inoltre di portare la Grecia ed il sud dell'Italia sotto l'egida del Patriarca di Costantinopoli. Grazie a tutto questo poté con maggior facilità respingere i successivi tentativi da parte dei Saraceni di invadere l'impero nel 726 e nel 739. The new measures, which were embodied in a new code called the Ecloga (Selection), published in 726, met with some opposition on the part of the nobles and higher clergy. Chi, in Internet e in particolare nei siti di relazione sociale, si esprime in modo aggressivo e violento, non di rado ricorrendo a offese, insulti, minacce, di solito approfittando dell’anonimato, mentre nella vita reale... leóne (ant. Le truppe bizantine fedeli all'Imperatore tentarono di deporre il Papa e di assassinarlo, ma tutti i loro tentativi non ebbero effetto a causa dell'opposizione delle truppe romane che appoggiavano il Papa. Inizialmente tentò di predicare alla gente la necessità di distruggere le immagini, successivamente decise di distruggere un'icona religiosa raffigurante Cristo dalla porta del palazzo, scatenando una rivolta sia nella capitale che nel tema Ellade. λέων]. L'appellativo "Isaurico" allude alla sua regione di provenienza (l'informazione è peraltro controversa, come esposto in prosieguo). scient. In seguito molti sostenitori dell'usurpatore furono decapitati o esiliati; quanto a Sergio, dietro promessa che non sarebbe stato punito, ritornò in Sicilia.[11][12]. Il Barbaro non fu tardo a obbedire: e fece distruggere tutte le più venerande immagini, che erano in tutte le chiese nel suo dominio. Nel frattempo si verificò un tentativo di riprendere il trono da parte dell'ex imperatore Artemio/Anastasio II, esiliato a Tessalonica, che cercò e ottenne l'appoggio sia dei Bulgari, sia del comandante dell'Opsikion e di ufficiali di spicco della capitale, tra cui il Comandante delle Mura, che gli avrebbero dovuto aprire le porte. "[5], After the victory of Justinian II, Konon was dispatched on a diplomatic mission to Alania and Lazica to organize an alliance against the Umayyad Caliphate under Al-Walid I. [25] Gli abitanti dell'Italia bizantina considerarono anche la possibilità di nominare un usurpatore e mandare una flotta a Costantinopoli per deporre l'Imperatore a loro dire eretico ma il Papa si oppose, un po' perché sperava che l'Imperatore si ravvedesse, un po' perché contava sull'aiuto dell'Imperatore per respingere i Longobardi.[25]. On his deposition, Konon joined with his colleague Artabasdus, the stratēgos of the Armeniac theme, in conspiring to overthrow the new Emperor Theodosius III. [26] Venne nominato esarca Eutichio, il quale però a causa del mancato appoggio dell'esercito, non poté instaurare l'iconoclastia in Italia e fallì anche nel tentativo di assassinare il Papa. Some, including the Byzantine chronicler Theophanes, have claimed that Konon's family had been resettled in Thrace, where he entered the service of Emperor Justinian II, when the latter was advancing on Constantinople with an army of loyalist followers, and horsemen provided by Tervel of Bulgaria in 705. Agallianos Kontoskeles). Al contrario un terremoto che danneggiò Costantinopoli e dintorni nello stesso anno fu interpretato dai sostenitori delle icone come un segnale di ira divina per la politica iconoclastica. Scholars have discussed the mutual influence of Muslim and Byzantine iconoclasm, noting that Caliph Yazid II had issued an iconoclastic edict, also targeting his Christian subjects, already in 721.[15]. In 718 he suppressed a rebellion in Sicily and in 719 did the same on behalf of the deposed Emperor Anastasios II. "Origin and Significance of the Byzantine Iconoclastic Controversy. Leone III Isaurico (in greco Λέων Γ΄ ὁ Ἴσαυρος; [], 675 circa – 18 giugno 741) fu Basileus dei Romei (Imperatore d'Oriente) dal 25 marzo 717 sino alla sua morte. [5][6] Il ritiro della flotta araba permise alla capitale di essere rifornita regolarmente di viveri, mentre l'inverno del 717, straordinariamente rigido, mieté molte vittime tra i musulmani, non abituati a quelle temperature[3][6][7] e già indeboliti da una carestia e dagli attacchi dei Bulgari, venuti in soccorso dei Bizantini. Panthera leo), che vive nelle savane africane a sud del Sahara e, con una piccola popolazione, in India; di grandi dimensioni... Costantino V Copronimo imperatore d'Oriente. The Emperor also undertook some reorganization of the theme structure by creating new themata in the Aegean region. [2][3][4] Dopo aver dimostrato le sue capacità sia militari che diplomatiche in una spedizione nel Caucaso, venne nominato strategos del thema anatolico da Anastasio II. Il quale, considerando che la sua condizione era sì lontana da quella altezza, non porgeva lor fede: ed essi, allora, lo costrinsero a giurare che se avesse ottenuto l'imperio, avrebbe concesso loro una grazia. [10] The Arab forces also fell victim to Bulgarian reinforcements arriving to aid the Byzantines. [37] Anche l'autenticità della corrispondenza tra Leone e il califfo arabo Umar II riguardo ai meriti dell'Islam è dubbia.[37]. Iconoclasta ancora più deciso del padre, dopo aver domato la rivolta degli iconoduli (742), nel 753 dal concilio di Hierìa fece proclamare contrario alla ... Teodòsio III imperatore d'Oriente. Nonostante ciò, a causa dell'iconoclastia, la vittoria ottenuta sugli Arabi fu passata sotto silenzio, e Leone III fu demonizzato, anche se in misura minore rispetto a suo figlio, dai cronisti iconoduli.[34]. Italics indicates a junior co-emperor, while underlining indicates a usurper. Leóne III Isaurico imperatore d'Oriente. Teofane, anno 726/727. [37] Haldon conclude sostenendo che: «Fatta eccezione per la sua (presunta) critica iniziale della presenza delle immagini in certi luoghi pubblici, quindi non vi è solida evidenza per ogni attivo coinvolgimento imperiale nella questione delle immagini. Anche la destituzione del patriarca Germano I potrebbe essere dovuta a ragioni diverse dalla sua opposizione all'iconoclastia. L'appellativo "Isaurico" allude alla sua regione di provenienza (l'informazione è peraltro controversa, come esposto in prosieguo). In 730, Patriarch Germanos I of Constantinople resigned rather than subscribe to an iconoclastic decree. Come contromossa l'imperatore bizantino decise dapprima di inviare una flotta in Italia per reprimere ogni resistenza nella penisola, ma questa affondò[31]. But the destruction of the armament by a storm decided the issue against him; his southern Italian subjects successfully defied his religious edicts, and the Exarchate of Ravenna became effectively detached from the Empire. E qui, incontrando Leone, che era ancora giovinetto, e artigiano, gli predissero, che egli sarebbe diventato imperatore romano. [9][13], Rendendosi conto che l'eccessiva grandezza dei temi rendeva facile agli strateghi rivoltarsi e usurpare il trono, decise di frammentarli in temi più piccoli. Allora gli apparve la Madonna che gli disse "Sai quale valorosa azione hai compiuto contro di me? prestito del gr. storia Leo's most striking legislative reforms dealt with religious matters, especially iconoclasm ("icon-breaking," therefore an iconoclast is an "icon-breaker"). Dopo la vittoria militare si dedicò alle riforme interne dello stato, ormai precipitato in una specie di anarchia. A majority of the theologians and all the monks opposed these measures with uncompromising hostility, and in the western parts of the Empire the people refused to obey the edict. Secondo le fonti iconodule Leone III sarebbe stato spinto a seguire una politica ecclesiastica iconoclasta per influenze ebraiche e islamiche. (spreg., iron.) La famiglia dannata: Leone III e Costantino V, vita di due empi tiranni, imperatori di Bisanzio, Byzantium in the Iconoclast era (ca 680-850): a history, assedio arabo di Costantinopoli del 717-718, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Leone_III_Isaurico&oldid=116619037, Voci con template infobox militare senza immagini, Voci con campo Ref vuoto nel template Infobox militare, Voci con modulo citazione e parametro coautori, Voci biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. lióne) s. m. [lat. Si trattava di un cristiano, che fatto prigioniero dagli Arabi in Siria, aveva abiurato alla propria fede per aderire alle credenze dei suoi nuovi padroni: poi liberato dalla schiavitù poco tempo addietro, aveva assunto la cittadinanza bizantina, si era guadagnato la stima di Leone per la sua forza fisica e la sua convinta adesione all'eresia, tanto da divenire il braccio destro dell'Imperatore in questa così vasta e malvagia impresa...», Teofane sostiene poi, nella frase successiva, che Leone subì anche l'influenza negativa del vescovo di Nicoleia, Costantino, che era contrario alla venerazione delle icone. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 13 nov 2020 alle 12:06. In the Italian Peninsula, the defiant attitude of Popes Gregory II and later Gregory III on behalf of image-veneration led to a fierce quarrel with the Emperor. [27] Cercando di approfittare del caos in cui si trovava l'esarcato a causa della politica iconoclastica dell'Imperatore, i Longobardi condotti dal loro re Liutprando invasero il territorio bizantino conquistando molte città dell'esarcato e della pentapoli. Suo figlio, succedendogli al trono, cercò quei falsi indovini per punirli per aver ingannato suo padre con un falso vaticinio, ma essi erano già fuggiti in Isauria. [13] Le lettere furono però svelate all'Imperatore, che punì molto severamente i coinvolti nella congiura, decapitandoli o confiscando le loro proprietà ed esiliandoli. [5][6] L'Imperatore decise allora di stringere un'alleanza con i Bulgari, che, resisi conto della grossa minaccia che avrebbero potuto costituire i musulmani per il loro stato, accettarono. He was succeeded by his son, Constantine V. With his wife Maria, Leo III had four known children: his successor, Constantine V; Anna, who married Artabasdus; Irene; and Kosmo. He also successfully defended the Empire against the invading Umayyads and forbade the veneration of icons. Già Edward Gibbon, nonostante fosse molto critico nei confronti dei Bizantini, scrisse su di lui: «Leone III portato a quella dignità pericolosa, vi si tenne fermo a dispetto dell'invidia de' suoi uguali, del malumore di una fazione terribile, e degli assalti dei nemici domestici e forestieri. Leone III Isaurico (in greco Λέων Γ΄ ὁ Ἴσαυρος; [[Germanicea]], 675 circa – 18 giugno 741) fu Basileus dei Romei (Imperatore d'Oriente) dal 25 marzo 717 sino alla sua morte. The chronicle describes the mission as successful and Konon returning eventually to Justinian after crossing the Caucasus mountains in May with snowshoes and taking the fortress of Sideron (associated with Tsebelda) on the way.[6][7]. Da quel momento in poi Teofane e gli altri cronisti iconoduli cominciano a descrivere Leone come un tiranno, riportando presunte persecuzioni contro i veneratori delle immagini, che fin dal 726/727 «pagarono la loro devozione con mutilazioni, nerbate, esilii e ammende, in particolare i personaggi più nobili e stimati». Gli Arabi si ritirarono quindi con ricco bottino. Ma tali tentativi non ebbero effetto: entrambi infatti si mostrarono contrari[24] e quando, forse nel 727, Papa Gregorio II ricevette l'ordine di vietare le icone religiose, si oppose strenuamente, ottenendo l'appoggio di buona parte delle truppe bizantine nell'Esarcato, che si rivoltarono all'autorità imperiale. s.le m. Riportando la guerra in Asia, respinse gli Arabi sino all'Eufrate, sconfiggendoli in pieno ad Akroinòs (740). Leo was fluent in Arabic[3], possibly as a native language[4], and was described by Theophanes as "the Saracen minded. The Arabs were Umayyad forces sent by Caliph Sulayman ibn Abd al-Malik and serving under his brother Maslama ibn Abd al-Malik. daughter of Leo as part of the agreement. Oltre ai decreti pubblicò anche un nuovo codice, detto Ecloga, a modifica della legislazione giustinianea, e generalizzò il sistema dei temi. He put an end to the Twenty Years' Anarchy, a period of great instability in the Byzantine Empire between 695 and 717, marked by the rapid succession of several emperors to the throne. Teofane Confessore, nella sua Cronaca, parla invece di influenze islamiche: «Gli [si riferisce al califfo arabo Yazid II, che cercò di emanare un editto iconoclasta] subentrò tuttavia in questa ripugnante, scellerata eresia, l'Imperatore Leone, la causa di molti nostri mali. Imperatore d’Oriente (n. Germanicea in Commagene 675 ca.-m. 741). [37] Haldon e Brubaker hanno messo anche in dubbio l'attendibilità del Liber Pontificalis e sostengono, come già altri studiosi in passato,[37] che le rivolte in Italia, come nell'Ellade, sarebbero dovute più all'aumento della pressione fiscale che a presunte persecuzioni di iconoduli. In un vasto piano di riforma volto a svecchiare lo stato e consolidare l'autorità imperiale vanno inquadrati i due decreti del 726 e del 730 che proibivano il culto delle immagini sacre, suscitando la lunga contesa iconoclastica. Leone III Isaurico Imperatore d’Oriente (n. Germanicea in Commagene 675 ca.-m. 741). Stratego d’Oriente, detto Isaurico da Teofane, ritenuto siriaco da altri scrittori, fu … Thus Leo suppressed the overt opposition of the capital. ● L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo già con la riforma di Diocleziano (284-305). Artabasdus was betrothed to Anna,[8] [22] Il cronista Giorgio Monaco, che definisce Leone III una "bestia selvaggia", narra addirittura un aneddoto secondo cui l'Imperatore avrebbe dato fuoco di notte a una scuola ecumenica piena di libri, con insegnanti e allievi dentro, per punirli per aver rifiutato con orrore le tesi iconoclastiche. Nell'agosto del 717 l'esercito e la flotta araba (composta da 120.000 uomini e 1.800 navi)[3] era già presso le mura di Costantinopoli, condotti da Maslama, il fratello del califfo Sulayman ibn Abd al-Malik. An important factor in the victory of the Byzantines was their use of Greek fire. According to the Chronicle of Theophanes Justinian wanted to get rid of Konon and took back the money that had been given to him to help advance Byzantine interests, thus leaving Konon stranded in Alania. Leo entered Constantinople on 25 March 717 and forced the abdication of Theodosios III, becoming emperor as Leo III. [1] He put an end to the Twenty Years' Anarchy, a period of great instability in the Byzantine Empire between 695 and 717, marked by the rapid succession of several emperors to the throne. [16][17] L'opposizione alle immagini religiose era già diventata piuttosto diffusa nelle regioni orientali, influenzate dalla vicinanza con i musulmani, che vietavano l'adorazione delle icone. [6], Grazie al fuoco greco, la flotta araba subì pesanti perdite, venendo costretta a ritirarsi, mentre le imponenti mura teodosiane resistettero senza problemi ai continui assalti arabi. [41] Secondo Haldon e Brubaker, non esistono fonti attendibili che dimostrino che Leone III abbia veramente promulgato un editto ordinante la rimozione delle sacre immagini: sembrerebbe smentire ciò la testimonianza di un pellegrino occidentale che visitò Costantinopoli e Nicea nel 727-729 senza annotare, negli scritti in cui ricorda il viaggio, alcuna persecuzione di massa o rimozioni di immagini, contraddicendo dunque le fonti iconodule;[42] anche la lettera del patriarca Germano a Tommaso di Claudiopoli, datata dopo il supposto editto del 730, non fa un minimo accenno a persecuzioni imperiali; è possibile che l'Imperatore abbia fatto rimuovere alcune immagini, probabilmente dai luoghi più in vista, ma non vi sono evidenze che la rimozione fu sistematica; e nemmeno le monete fatte coniare dall'Imperatore danno evidenze di iconoclastia. Gli successe il figlio Costantino V. Altri risultati per Leóne III Isaurico imperatore d'Oriente. Leone III Isaurico (in greco Λέων Γ΄ ό Ίσαυρος; Germanicea, 675 circa – 18 giugno 741) fu Basileus dei Romei (Imperatore d'Oriente) dal 25 marzo 717 sino alla sua morte. Careful preparations, begun three years earlier under Anastasius II, and the stubborn resistance put up by Leo wore out the invaders. - Figlio (718-775) di Leone III Isaurico, fu dal padre associato al trono nel 720 e gli successe nel 741. Leone III nel frattempo rinforzò l'alleanza con i Cazari per utilizzarli contro gli Arabi: a tal fine fece sposare suo figlio Costantino con una delle figlie del khan cazaro, Irene (733). [14], Secondo le fonti iconodule, Leone III iniziò a chiedersi se le calamità che affliggevano l'Impero non fossero dovute alla collera divina e cercò di conseguenza di ingraziarsi il Signore, imponendo il battesimo a Ebrei[9] e a Montanisti (722). [8], Il califfo provò a inviare rinforzi e viveri, ordinando a navi dell'Egitto e del Nord Africa piene di vettovaglie di raggiungere Costantinopoli. Alcuni studi recenti hanno addirittura ridimensionato le lotte contro le immagini avvenute sotto il regno di Leone III o il suo coinvolgimento nella controversia, sostenendo che Leone III non avrebbe proclamato un editto in materia religiosa, ma si sarebbe limitato a promulgare una legge politica che avrebbe proibito l'accapigliarsi sulla materia religiosa, obbligando entrambe le fazioni (a favore o contro le immagini) al silenzio in attesa di un concilio ecumenico. [17][22] Nel frattempo in Asia Minore gli Arabi assediarono Nicea ma non riuscirono ad espugnarla, a dire di Teofane, per intercessione del Signore. - Stratego d'Oriente (n. Germanicea in Commagene 675 circa - m. 741), detto Isaurico da Teofane, da altri scrittori ritenuto siriaco, fu acclamato imperatore (717) in sostituzione di Teodosio III. [23], Per quanto riguarda i rapporti con le massime autorità religiose, l'Imperatore si mosse con prudenza, cercando di convincere il Patriarca di Costantinopoli e il Papa ad accettare l'iconoclastia. Giunto presso Crisopoli, ivi avviò le trattative con Teodosio III, il quale accettò di abdicare cedendo il trono a Leone e di ritirarsi in un monastero a Efeso. Egli... promise di farlo; e cominciando il decimo anno, cominciò a muovere guerra contro Dio...». [5], Appena eletto Imperatore, dovette affrontare la minaccia dei musulmani, intenzionati come più non mai a impossessarsi della capitale dell'Impero. Sempre Teofane narra che Costantino, scudiero dello stratego dell'Armeniakon, distrusse una statua della madonna in occasione dell'assedio. [8][10] La sconfitta fu assai pesante dal momento che, alle perdite subite durante il fallimentare assedio, si aggiunsero, nel viaggio di ritorno, quelle cagionate da una tempesta e da un'eruzione vulcanica. [18] Secondo Teofane l'Imperatore fu convinto ad adottare la sua politica iconoclastica (distruzione delle icone) da un tal Bezér, un cristiano che, fatto schiavo dai musulmani, rinnegò la fede cristiana per passare a quella dei suoi padroni, e che, una volta liberato e trasferitosi a Bisanzio, riuscì a indurre nell'eresia l'Imperatore.[19]. The former summoned councils in Rome to anathematize and excommunicate the iconoclasts (730, 732); in 740 Leo retaliated by transferring Southern Italy and Illyricum from the papal diocese to that of the patriarch of Constantinople. [28] Contemporaneamente convocò un silentium (un'assemblea) a cui impose la promulgazione dell'editto. Le cronache bizantine, redatte da iconoduli e dunque da cronisti di parte, descrivono in modo grottesco le origini umili di Leone III, in modo da screditarlo: In realtà l'origine isaurica di Leone III è stata riconosciuta come un errore di Teofane Confessore (o dei suoi copisti), e oggi si ritiene che Leone fosse originario di Germanicea in Siria. È possibile che i cronisti dell'epoca, essendo ostili alla dinastia di Leone III per l'introduzione dell'iconoclastia, abbiano trasformato Leone da siriano a isaurico per denigrare le origini dell'intera dinastia (definita erroneamente "isaurica"), dato che gli Isauri erano noti per la loro rozzezza e venivano ritenuti quasi dei "Barbari".[36]. Proibì il culto delle immagini sacre, con due editti distinti nel 726 e 730, e nel 726 promulgò un codice di leggi, l'Ecloga, una selezione delle più importanti norme di diritto privato e penale vigenti. A suggerire un coinvolgimento degli Ebrei è lo storico Zonara, che nella sua Epitome delle Storie, narra: «Due ebrei incantatori, benché facessero professione dell'astrologia giudiziaria, avendo Yazid poco dianzi ottenuto il principato degli Arabi, gli promisero l'Imperio e una lunga vita, se egli facesse levar via dalle Chiese le immagini di Cristo, e della Madonna. Nel 726, su pressione dei vescovi iconoclasti dell'Asia Minore e in seguito a un maremoto che lo convinse ancora di più della correttezza della sua teoria dell'ira divina, Leone III iniziò a battersi contro le immagini religiose. Né molto di poi fu il misero percosso dalla divina vendetta, perendo non ancora finito l'anno. Parvenu di origini siriache,[1] proveniente da una famiglia di ceto umile, sotto il primo regno di Giustiniano II fu costretto, per via della politica colonizzatrice di quel basileus, a trasferirsi in Tracia con la sua famiglia. [2], Leo, whose original name was Konon, was born in Germanikeia in the Syrian province of Commagene (modern Kahramanmaraş in Turkey). Su queste basi, sarebbe ragionevole concludere che l'Imperatore Leone III non fu un "iconoclasta" nel senso imposto dalla tarda tradizione iconofila e accettata da molta della storiografia moderna.», È possibile che gli storici successivi, ostili soprattutto a Costantino V, che appoggiò con molto più zelo del padre l'iconoclastia, abbiano successivamente diffamato tutti coloro che avessero avuto qualche contatto con Costantino V Copronimo e che lo avessero appoggiato, a partire dal padre Leone III, che nella lotta contro le immagini potrebbe essere stato moderato, se non addirittura quasi estraneo. [8] Invece mantenne il tema opsiciano intatto, commettendo un grave errore: infatti alla sua morte, il suo stratego Artavasde tenterà di usurpare il trono a Costantino V. Fu lui (o forse Anastasio II) a dividere inoltre in due il tema marittimo dei Carabisiani.[14]. Col trasferimento della capitale dell’Impero a Bisanzio ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. [14] The struggle was accompanied by an armed outbreak in the exarchate of Ravenna in 727, which Leo finally endeavoured to subdue by means of a large fleet. Difficile comunque stabilire quanto di vero ci sia in questi resoconti, e i motivi per cui fu introdotta l'iconoclastia: secondo diversi studiosi, «non vi sono prove di contatti tra Leone e questi riformisti iconoclasti, o di ogni loro influenza nella sua tarda politica, come del resto non vi sono evidenze di influenze ebree o arabe». 8° e 9°, avversarono il culto religioso e l’uso delle immagini sacre. Secondo Teofane, un devastante maremoto avvenuto nel 726 spinse Leone a iniziare a parlare contro la venerazione delle immagini, essendo l'Imperatore persuaso che tale catastrofe naturale fosse dovuta all'ira divina contro gli iconoduli. [32] Nel 739/740, poi, Liutprando invase il ducato romano e si impadronì del corridoio umbro che collegava Roma con Ravenna, e fu solo per l'autorità del Pontefice che poi rinunciò a queste sue conquiste. [2][3] Dopo aver concluso questa alleanza, Leone invase il tema di Opsikion e prese Nicomedia, dove fece prigioniero il figlio di Teodosio III. [2][3] Quando, dopo essere stato deposto una prima volta nel 695, Giustiniano II provò a riprendersi il trono (705), Leone decise di appoggiarlo, contribuendo alla sua restaurazione. [2][3], Leone decise di approfittare del grande potere raggiunto (il tema anatolico era uno dei più grandi) per rivoltarsi contro l'Imperatore legittimo (Teodosio III) e, dopo averlo deposto, diventare imperatore. - Stratego d'Oriente (n. Germanicea in Commagene 675 circa - m. 741), detto Isaurico da Teofane, da altri scrittori ritenuto siriaco, fu acclamato imperatore (717) in sostituzione di Teodosio III. In realtà l'hai compiuta contro la tua stessa testa". The new emperor was immediately forced to attend to the Second Arab siege of Constantinople, which commenced in August of the same year. Anche i cattolici, benché esclamino contro le sue novità in materia di religione, son costretti a convenire, che le incominciò con moderazione, e le condusse a termine con fermezza, e nel loro silenzio hanno rispettata la savia sua amministrazione, e i suoi puri costumi.»[35], Teofane, AM 6209, sostiene che era nato a. Teofane, AM 6209, sostiene che, come omaggio per la sua ascesa al trono, Leone regalò a Giustiniano II 500 pecore. [3][7][9] In breve i musulmani dovettero levare l'assedio (15 agosto 718). L'anno successivo l'Imperatore morì di idropisia, anche questo interpretato dai suoi oppositori come una punizione divina. [38] Nelle cronache iconodule Leone viene definito «empio», «empio e tiranno», «precursore dell'anticristo», «mente da Saraceno [o amico dei Saraceni]» e «fuorilegge», ovvero indegno di regnare. [20], ritenendo che una simile iniziativa avrebbe risolto il principale problema della conversione degli ebrei, ma senza valutare la portata dei gravi tumulti che una tale decisione provocò presso la popolazione cristiana. L'anno successivo nacque l'erede al trono, il futuro imperatore Costantino V, soprannominato spregiativamente "Copronimo" ("nome di sterco") dai suoi nemici religiosi, perché si dice avesse defecato sul fonte nel corso del suo battesimo. La storia di Zonara non è comunque credibile anche per incongruenze cronologiche: secondo Zonara l'incontro degli indovini ebrei con Leone quando «era ancora un giovinetto» e la predizione che sarebbe diventato imperatore sarebbe avvenuta dopo la morte di Yazid, ma ciò avvenne nel 724 e Leone III era già imperatore, fin dal 717.

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