nino taranto vita privata

He died on February 23, 1986 in Naples. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. Da qui in poi la sua carriera artistica e professionale prende il largo. Parlando della vita privata dell’attore, nel 1928, Taranto sposa Concetta Ravasco, da cui ha tre figli. Ha inoltre portato in scena opere teatrali del commediografo Samy Fayad, tra cui si ricordano "Un gran bene di consumo", "Lo spione della scala C", "Il Papocchio", "Il settimo si riposó", molte delle quali per la regia di Gennaro Magliulo. L’attore Antonio Eduardo Taranto, meglio noto come Nino Taranto, è stato un importante comico napoletano, attore ma anche cantante italiano, nato a Forcella (quartiere del centro storico di Napoli) nel 1907. Interpretò inoltre numerose riviste imperniate sulle gag del "napoletano a New York", come La ninotarantella di Nelli e Mangini (1954, regia di Meloni), Biancaneve e i sette Nini di Verde (1955, diretta da Mantoni) e Chi sarà sarà ancora di Verde (1958, regia di Jurgens); oltre che riviste di tema vario, tra cui Caviale e lenticchie di Scarnicci e Tarabusi (1957), Tarantella di fuoco di Compagnone e Zefferi (1958) e la "fantascientifica" La bellissima époque di Dino Verde (1960), autore tra i più congeniali all'artista. Graditissimi al pubblico radiofonico, inoltre, i vari "one man show" che presentavano i suoi maggiori successi, da Mostra personale (1958, regia di Giagni) ad Il mio spettacolo: Nino Taranto di Francesco Luzi (1961, regia di Marco Lami), a Paglietta a tre punte (1963). Palazzo Donn’Anna: storia e leggende di uno dei più celebri palazzi... Vedi Napoli e poi muori, regia di Eugenio Perego (1924), Nonna Felicita, regia di Mario Mattoli (1938), L’ha fatto una signora, regia di Mario Mattoli (1938), Eravamo sette vedove, regia di Mario Mattoli (1939), La canzone rubata, regia di Max Neufeld (1940), Tutta la città canta, regia di Riccardo Freda (1943), Lo sciopero dei milioni, regia di Raffaello Matarazzo (1947), Dove sta Zazà?, regia di Giorgio Simonelli (1947), Il barone Carlo Mazza, regia di Guido Brignone (1948), Accidenti alla guerra!…, regia di Giorgio Simonelli (1948), Se fossi deputato, regia di Giorgio Simonelli (1949), La cintura di castità, regia di Camillo Mastrocinque (1949), I pompieri di Viggiù, regia di Mario Mattoli (1949), Botta e risposta, regia di Mario Soldati (1949), Libera uscita, regia di Duilio Coletti (1951), Tizio Caio Sempronio, regia di Marcello Marchesi, Vittorio Metz e Alberto Pozzetti (1951), Licenza premio, regia di Max Neufeld (1951), Fiorenzo, il terzo uomo, regia di Stefano Canzio (1951), Un ladro in paradiso, regia di Domenico Paolella (1951), È arrivato l’accordatore, regia di Duilio Coletti (1952), Café Chantant, regia di Camillo Mastrocinque (1954), Milanesi a Napoli, regia di Enzo Di Gianni (1954), Accadde al commissariato, regia di Giorgio Simonelli (1954), Assi alla ribalta, regia di Ferdinando Baldi e Giorgio Cristallini (1954), La moglie è uguale per tutti, regia di Giorgio Simonelli (1955), Moglie e buoi, regia di Leonardo De Mitri (1956), A sud niente di nuovo, regia di Giorgio Simonelli (1956), Mariti in città, regia di Luigi Comencini (1957), Italia piccola, regia di Mario Soldati (1957), Arrivano i dollari!, regia di Mario Costa (1957), Il terribile Teodoro, regia di Roberto Bianchi Montero (1958), Il bacio del sole (Don Vesuvio), regia di Siro Marcellini (1958), I prepotenti, regia di Mario Amendola (1958), Mogli pericolose, regia di Luigi Comencini (1958), Avventura a Capri, regia di Giuseppe Lipartiti (1958), Assi alla ribalta, regia di Ferdinando Baldi (1959), Prepotenti più di prima, regia di Mario Mattoli (1959), Ferdinando I° re di Napoli, regia di Gianni Franciolini (1959), Caravan petrol, regia di Mario Amendola (1960), Totòtruffa 62, regia di Camillo Mastrocinque (1961), Pesci d’oro e bikini d’argento, regia di Carlo Veo (1961), Che femmina!! Il comune di Roma ha intitolato una strada a Nino Taranto, mentre la città di Napoli ha dato il suo nome ai giardini di via Aniello Falcone, che affacciano sulla sua casa al sottostante Parco Grifeo. Italian performer Nino Taranto got his start in vaudeville and on-stage. Come inizia, però, il percorso artistico dell’uomo? Interprete versatile, ugualmente a suo agio con la paglietta tagliuzzata del macchiettista, con gli abiti dimessi dello sfortunato professore di Anni facili di Luigi Zampa (1953), per cui si aggiudicò un Nastro d'argento, con i ruoli brillanti di Accadde al commissariato di Giorgio Simonelli (1954), con la commedia di costume di Mariti in città di Luigi Comencini (1957) e con le calibrate prove drammatiche di Italia piccola di Mario Soldati (1957). Tag Archives: nino taranto vita privata. Durante gli anni passati nella Compagnia di Mimì Maggio. Pochi anni dopo costruisce una propria compagnia e mette in scena commedie e macchiette, tra le quali la più famosa è sicuramente Ciccio Formaggio, un personaggio sfortunato e bistrattato dalla fidanzata, che arriva a tagliuzzargli perfino il cappello di paglia. Nino Taranto nel 1950. Il padre era un sarto del quartiere di Forcella. Nino Taranto was born on August 28, 1907 in Naples, Italy as Antonio Taranto. 23 February 1986. Nel giugno 1983, la Rai trasmise al sabato sera un ciclo di tre commedie dirette da Gaetano Di Maio, rappresentate al Teatro Sannazzaro di Napoli, delle quali fu cointerprete insieme a Luisa Conte: 'A morte 'e Carnevale, Nu bambeniello e tre San Giuseppe, Arezzo 29. Nel 1953 riceve il Nastro d’Argento grazie alla sua interpretazione da attore protagonista nel film “Anni Facili” di Luigi Zampa. Riposa nella cappella di famiglia nel cimitero di Poggioreale. Ecco a voi la filmografia di Nino Taranto, con tutti i film ai quali ha partecipato, in ordine temporale. Ecco a voi la filmografia di Nino Taranto, con tutti i film ai quali ha partecipato, in ordine temporale. Italian actor. La vita straordinaria di David Copperfield, ©2001 - 2020 Anicaflash S.r.l. Ritornerà ad una manifestazione canora napoletana nel 1973, alla Piedigrotta: Le nuove Canzoni di Napoli, dove sarà presentatore e cantante. Vita straordinaria di un grande protagonista dello spettacolo italiano del Novecento, scritto dal giornalista e saggista Andrea Jelardi per le Edizioni Kairòs, in seconda edizione nel 2017 con prefazione di Gino Rivieccio che esordì nella sua compagnia. Nel 1927 entrò nella compagnia di sceneggiate Cafiero-Fumo e nel 1928 si avvicinò con successo alla sceneggiatura; invitato in tournée negli Stati Uniti, ne tornò con "una pianola a nastro e mille dollari" impiegati per finanziare la sua prima compagnia di varietà, che durò solo quindici giorni e finì nel disastro totale. L’infanzia del famoso attore si muove sullo sfondo disordinato del quartiere storico di Forcella. See full bio » Di seguito, un approfondimento sulla figura di Nino Taranto nel nuovo post dedicato alla cultura e al mondo del teatro napoletano. A Napoli, inoltre, opera una Fondazione a suo nome, creata dai familiari per tenerne vivo il ricordo. Esordisce anche al cinema nel 1938 con il film “Nonna Felicita” di Mattoli. Il 1938 segna il suo debutto sul grande schermo. Il nostro post dedicato a Nino Taranto, termina qui. Egli riuscì però ad esprimere appieno la propria vis comica solo al fianco del grande Totò, di cui fu spalla affidabile e devota: dalla complicità di Totòtruffa 62 di Camillo Mastrocinque (1961) alla parodia di Totò contro Maciste (1962) di Fernando Cerchio, fino al travolgente Il monaco di Monza di Sergio Corbucci (1963). Napoli Fans è il portale che parla della città: notizie, storia e cultura napoletana. Tante altre le competenze che acquisirà durante il suo percorso formativo, come ad esempio la capacità di improvvisare. Quali sono le tappe che ne hanno segnato la carriera? Proprio quella paglietta tagliuzzata divenne uno dei simboli della sua comicità e ispirò alcuni fortunati spettacoli di rivista come Mazza, Pezza e Pizzo e Quagliarulo se ne va, oltre al popolare film Il barone Carlo Mazza di Guido Brignone (1948). Grande successo ebbe la sua partecipazione al varietà televisivo Io, Agata e tu (1970), diretto da Romolo Siena, in cui affiancava con incontenibile verve il cantante Nino Ferrer e la giovane Raffaella Carrà; in questo programma ebbe modo di riportare al successo una canzone del suo repertorio macchiettistico, Agata. Diversi sono anche i programmi ottenuti in televisione: negli anni Settanta il piccolo schermo conta diverse presenze dell’attore partenopeo. Per sentirsi davvero accolto nel mondo del cinema dovrà, tuttavia, attendere gli anni Cinquanta. Tratto da Totò Truffa ’62 Film Nino Taranto. Il legame fraterno tra Totò e Nino Taranto era tanto sincero da prolungarsi oltre il palcoscenico. e… che dollari!, regia di Giorgio Simonelli (1961), Lo smemorato di Collegno, regia di Sergio Corbucci (1962), Totò contro Maciste, regia di Fernando Cerchio (1962), I 4 monaci, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1962), Il giorno più corto, regia di Sergio Corbucci (1962), Il segugio, regia di Bernard-Roland (1962), Le massaggiatrici, regia di Lucio Fulci (1962), Totò contro i quattro, regia di Steno (1963), I quattro moschettieri, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1963), Il monaco di Monza, regia di Sergio Corbucci (1963), Uno strano tipo, regia di Lucio Fulci (1963), Napoleone a Firenze, regia di Piero Pierotti (1963), Una lacrima sul viso, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1964), In ginocchio da te, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1964), Se non avessi più te, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1965), Non son degno di te, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1965), Rita la zanzara, regia di Lina Wertmüller (1966), Perdono, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1966), Nessuno mi può giudicare, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1966), Mi vedrai tornare, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1966), Dio, come ti amo!, regia di Miguel Iglesias (1966), Te lo leggo negli occhi, regia di Camillo Mastrocinque (1966), Stasera mi butto, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1967), Il ragazzo che sapeva amare, regia di Enzo Dell’Aquila (1967), Franco, Ciccio e le vedove allegre, regia di Marino Girolami (1967), Operazione ricchezza, regia di Vittorio Musy Glori (1967), Chimera, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1968), L’oro del mondo, regia di Aldo Grimaldi (1968), Il ragazzo che sorride, regia di Aldo Grimaldi (1968), Il suo nome è Donna Rosa, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1969), Pensando a te, regia di Aldo Grimaldi (1969), Mezzanotte d’amore, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1970), Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa, regia di Marcello Fondato (1970), Venga a fare il soldato da noi, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1971), Il sergente Rompiglioni, regia di Giuliano Biagetti (1973). Nino Taranto nasce a Napoli il 28 agosto del 1907, dal papà Raimondo, sarto e mamma Maria Salomone. Per sentirsi davvero accolto nel mondo del cinema dovrà, tuttavia, attendere gli anni Cinquanta. Antonio Eduardo Taranto, detto "Nino", nacque nel 1907, a Forcella, nel cuore di Napoli, figlio di un sarto, Raimondo, e di sua moglie, Maria Salomone. Pop Up Comunicazione: Web Agency a Napoli. Nato a Napoli il 28 agosto 1907. Fu anche autore di canzoni. Nel 1962 condusse Il cronotrotter, mentre nel 1968 fu l'interprete della rubrica di canzoni e poesie napoletane Cinque rose per Nanninella. Negli ultimi anni sarebbe tornato con successo al teatro dialettale, soprattutto al fianco di Luisa Conte e del fratello Carlo; suo nipote Corrado è anch'egli attore. Il 1938 segna il suo debutto sul grande schermo. Parlando della vita privata dell’attore, nel 1928, Taranto sposa Concetta Ravasco, da cui ha tre figli. Nel 1974 fu ospite di una puntata del celebre varietà Milleluci, per la regia di Antonello Falqui, dove ripropose, insieme a Mina e Raffaella Carrà, le sue più famose macchiette. Sono diversi i riconoscimenti e gli omaggi che Nino Taranto ha ricevuto dopo la sua morte. Nato a Napoli il 28 agosto 1907. Qui puoi conoscere la carriera e le curiosità sulla vita privata di Nino Taranto, leggere le notizie più recenti, trovare tutti i premi vinti e guardare le foto e i video. In the 1940s, he began a 30-year film career. Già all’età di tredici anni inizia a muovere i primi passi in alcune compagnie di recitazione. Il rapporto con il pubblico, davanti al quale egli si mostrava senza esitazione, lo porta ad indagare ancora meglio questa sua incredibile vocazione artistica e a mettersi alla prova anche nel campo della recitazione. In molti ritennero che fu proprio la loro forte amicizia a decretarne il successo sullo schermo. Negli anni sessanta accrebbe la sua popolarità con numerose partecipazioni televisive, come il varietà Lui e lei con Delia Scala (1956), seguito da Lui, lei e gli altri (1956), entrambi firmati da Marchesi e Metz, e l'edizione 1964-65 di Canzonissima dal titolo Napoli contro tutti, ma senza abbandonare la radio. Antonio Eduardo Taranto, detto "Nino", nacque nel 1907, a Forcella, nel cuore di Napoli, figlio di un sarto, Raimondo, e di sua moglie, Maria Salomone. Negli anni si specializza nella sceneggiata, che si mostra il suo cavallo di battaglia. Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale. Il padre era un sarto del quartiere di Forcella. Roma, in particolare, ha dedicato lui una strada, mentre a Napoli sono i giardini che si distendono sotto la sua vecchia abitazione a portarne il nome. Ritornerà alla manifestazione nell'edizione del 1958, e Festival di Napoli 1967, alternandosi tra il ruolo di cantante, autore e presentatore. Fu protagonista anche di varie commedie, fra cui Mettiamo le carte in tavola di Giuffré e Ghirelli (1956, regia di Mantoni), Bello di papà di Marotta e Randone (1960, allestita da Giandomenico Giagni) e L'imbroglione onesto del prediletto Viviani (1961, regia di Vittorio Viviani). Nel 1977 fu tra i conduttori di Un altro giorno e presentò la rassegna di poeti e musicisti partenopei Pagine napoletane, mentre nel 1980 partecipò a La bella bionda di Imbriani (regia di Carlo Di Stefano) e nell'81 tornò ai microfoni per presentare Lezione di farsa, itinerario radiofonico sulla fortuna e sfortuna della comicità plebea diretto da Magliulo. Alla prossima con i post dedicati ai più grandi attori napoletani, sempre a cura di Napoli Fans! Pochi anni dopo costruisce una propria compagnia e mette in scena commedie e macchiette, tra le quali, Carriera, interpretazioni e riconoscimenti. Esordì tredicenne al Teatro Centrale di Napoli, interpretando quelle che sarebbero diventate le sue specialità: la "canzone in giacca" drammatica e quella da "dicitore" in abito da sera, rivelando le straordinarie doti di caratterista che l'avrebbero reso, per oltre mezzo secolo, uno degli interpreti più amati dal pubblico italiano. Nel 1933 venne scoperto da Anna Fougez, che lo fece debuttare nella grande rivista, alla quale si sarebbe dedicato fino al secondo dopoguerra, accanto a Wanda Osiris e poi a Titina De Filippo, dando vita a straordinarie macchiette, tra le quali l'indimenticabile Ciccio Formaggio, ritagliato perfettamente su di lui dal duo Cioffi e Pisano: un ometto iellato, tradito e bistrattato dalla fidanzata, la quale per ennesimo gratuito dispetto gli sforbicia la tesa del cappello. Dalla metà degli anni sessanta fino al 1971 (anno in cui girò il suo ultimo film), Taranto prese parte, come caratterista d'eccezione, a ben diciannove musicarelli, al fianco di nomi importanti della musica leggera, come Gigliola Cinquetti,Caterina Caselli,Gianni Morandi e Albano Carrisi. Le macchiette che lo portano alla popolarità, tuttavia, saranno quelle del già citato “Ciccio Formaggio” e “Carlo Mazza”. Durante gli anni passati nella Compagnia di Mimì Maggio, il giovane Taranto impara l’arte della mimica e della danza. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 14 nov 2020 alle 11:04. Nino Taranto is on Facebook. Doveva partecipare anche al Festival di Napoli 1971 ma la manifestazione fu annullata dalla Rai. personaggi; 7 Gennaio 2017; NINO TARANTO. - P.Iva 01816001000 Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Roma n.332 del 11.07.2001, La rivincita di Woody: Una notte di pioggia a New York va fortissimo in streaming, World of Wong Kar-wai: in un trailer, tutto lo splendore della filmografia di Wong restaurata in 4K, I 70 anni di Carlo Verdone: 40 anni di cinema in 7 film su Prime Video, I 25 film italiani candidati a rappresentare l'Italia agli Oscar 2021, Mi chiamo Francesco Totti stasera in prima visione su Sky, Let Them All Talk: il trailer del nuovo film di Steven Soderbergh, Gordon & Paddy e il mistero delle nocciole, Hotel Transylvania 3 - Una vacanza mostruosa, La ruota del Khadi: l'ordito e la trama dell'India, We Are The Thousand - L’incredibile storia di Rockin’1000, 1954 - Premio migliore attore protagonista per. Alla mostra Nino Taranto ha 100 anni, realizzata nel 2007 dal critico Giulio Baffi con catalogo (Edizioni Guida), ha fatto seguito nel 2012 il saggio biografico Nino Taranto. Pieces of a Woman: il trailer del film con Vanessa Kirby e Shia LaBeouf, Buon compleanno Tom Ellis: 5 curiosità sull'attore che interpreta il magnetico Lucifer Morningstar, Pamela Prati più forte dopo il lockdown: "Il tempo mi darà ragione". Nino Taranto morì nella sua Napoli nel 1986, dopo una lunga malattia. Movie Highlights L’infanzia del famoso attore si muove sullo sfondo disordinato del quartiere storico di Forcella. Tutto questo e molto altro nel blog a cura di Pop Up Comunicazione! Nel 1955 partecipa al Festival di Napoli con la canzone 'O ritratto 'e Nanninella. Join Facebook to connect with Nino Taranto and others you may know. I due, oltre a condividere un’intesa di tipo artistica, erano molto complici. Proprio all'edizione del 1967 vincerà il primo e il secondo premio con i brani 'O matusa e 'A prutesta. Quali sono le tappe che ne hanno segnato la carriera? In molti ritennero che fu proprio la loro forte amicizia a decretarne il successo sullo schermo. Oggi il famoso artista partenopeo viene ricordato come una delle figure più rilevanti del teatro e del cinema del Novecento. Nel 1927 entra nella compagnia Cafiero – Fumo e l’anno successivo fu inviato addirittura in tournée in America. In the 1940s, he began a 30-year film career. Esordì al cinema nel 1938 con Nonna Felicita di Mattoli ma fu stabilmente attivo dal dopoguerra interpretando un centinaio di pellicole, a cominciare da I pompieri di Viggiù sempre di Mattoli (1949), strepitosa carrellata del teatro di rivista. Nel 1961 partecipa al Giugno della Canzone Napoletana. Negli anni successivi le repliche televisive sono state riproposte sia dalla stessa Rai, sia da emittenti private napoletane. Fin da piccolissimo mostrò di non provare nessuna soggezione di fronte al pubblico intrattenendo i clienti della bottega, canticchiando canzoncine del repertorio comico. He was an actor and writer, known for Anni facili (1953), Il monaco di Monza (1963) and Teatro Umberto (1958). Naples, Italy.

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