scudo con testa di medusa colori

Nel 1606, Antonio Tempesta, amico di Caravaggio, illustrò proprio le Metamorfosi attraverso varie xilografie pubblicate ad Anversa. Nel Barocco, l'immagine trionferà a Palazzo Pallavicini-Rospigliosi con l'opera di Giovanni Marozzi detto Giovanni da San Giovanni, del 1623, ma anche con Pieter Paul Rubens, che dipinse la bellissima Testa di Medusa (1617-1618), ora al Kunsthistorisches Museum di Vienna. [13] La tesi implica però una guida iconologica per Caravaggio. La testa della Gorgone era infatti una delle immagini più utilizzate su questa particolare tipologia di scudi. Venuto a conoscenza delle intenzioni di Ferdinando, il cardinale pensò di arricchire la collezione con un pezzo prestigioso che potesse inserirsi nel contesto delle armi e dei tornei e con l'intenzione di far conoscere a Firenze le straordinarie abilità del suo protetto, Caravaggio. Lionello Boccia, "A due secoli dalla dispersione dell'Armeria Medicea". Scudo con testa di Medusa: simbologia. Per ciò che riguarda la capigliatura della Medusa, alcuni hanno suggerito che Caravaggio si sia avvalso di alcuni disegni botanico-naturalistici di Jacopo Ligozzi posseduti dai Medici (e tuttora a Firenze, nel Gabinetto delle stampe e disegni degli Uffizi) raffiguranti delle vipere, e forse messi a disposizione di Caravaggio dal cardinal del Monte, frequentatore assiduo della Corte di Palazzo Vecchio e delle sue collezioni. In ambito umanistico, la testa della Medusa o Gorgone aveva un valore simbolico in quanto allegoria della … Un concentrato di segreti , offerte, curiosità e novità direttamente sulla tua casella di posta. Taro Kimura, "Un'ipotesi iconografica sulla testa di Medusa di Caravaggio". La luce evidenzia anche l'orrore prodotto dalla capigliatura di serpi. A giustificare la tesi, lo studioso scrive che, nella stessa stanza dove era collocata la Medusa, si trovava anche uno scudo in ferro con il rilievo della testa della Medusa. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 12 nov 2020 alle 18:10. Il restauro ha permesso di approfondire il valore dell'opera, che rientra nella tradizione degli scudi da parata cinquecenteschi. L'eroe Perseo, grazie all'aiuto di Minerva e Mercurio scovò Medusa e la uccise recidendole il capo. Cento Capolavori dalle collezioni Della Ragione e Iannaccone, La Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, Il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, I nostri percorsi con tracciato scaricabile, Itinerari basati sul tempo a disposizione, Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze, Sulle strade dei fiori del Mugello tra arte e storia, Cosa visitare a San Casciano Val di Pesa e dintorni, Firenze e il cinema: i grandi film girati in città, Matrimoni da favola in Toscana: le città d’arte per dire sì, I musei del gusto: divertimento tra autenticità ed eccellenza, Firenze romantica: l'amore dei grandi personaggi storici, Inverno in Toscana: idee di viaggio dai musei alle terme. Dimensioni. Quando, nel Settecento, l'Armeria venne dismessa e venduta rimase la sola "rotella" a testimonianza del rispetto e l'ammirazione per l'opera del Caravaggio.[8]. Tale simbologia era ben nota e presente in molti trattati di pittura dell'epoca. Scudo con testa di Medusa è il soggetto di un dipinto realizzato circa nel 1598 dal pittore italiano Michelangelo Merisi da Caravaggio, conservato presso la Galleria degli Uffizi di Firenze . L'osservatore ha dunque l'impressione che l'ombra venga proiettata su di un fondo concavo e quindi che la testa vi fluttui sopra. Scudo con testa di Medusa è il soggetto di un dipinto realizzato circa nel 1598 dal pittore italiano Michelangelo Merisi da Caravaggio, conservato presso la Galleria degli Uffizi di Firenze. Tuttavia, come sottolineato da Kimura, l'ipotesi non è sufficientemente attendibile.[12]. Lo “Scudo con la testa di Medusa” di Caravaggio potrebbe essere un’opera facilmente costruita su canoni innovativi: rispetto alla tradizione, dove molti artisti hanno preferito raffigurare il combattimento tra Medusa e Perseo, Caravaggio sceglie di rappresentare il violento attimo della decapitazione. In seguito, donò la testa recisa (che ancora conservava il suo potere terrificante) a Minerva che la collocò sulla sua egida per terrorizzare i nemici. Francesco Solinas, "Naturalismo del Caravaggio e il gusto del Cardinal del Monte". http://www.lombardiacultura.it/evento.cfm?ID=421, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Scudo_con_testa_di_Medusa&oldid=116606598, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, la seconda, ispirata dalla prima, è stata commissionata dal. Storia. Nel suo dipinto, Caravaggio non raffigura l'uccisione di Medusa da parte di Perseo, ma la testa appena recisa, con il sangue che sgorga e la bocca spalancata nell'urlo (un'immagine affine per ciò che concerne l'urlo, la testa recisa e il sangue che schizza è la Giuditta ed Oloferne del 1599 dello stesso Caravaggio). Esistono due versioni di Medusa realizzate dal pittore italiano Caravaggio: La seconda versione commissionata dal cardinal Francesco Maria Bourbon del Monte, ambasciatore a Roma del Granduca di Toscana, che poi la diede in regalo al granduca Ferdinando I de' Medici. Medusa o Gorgone era un mostro con la testa ricoperta da una capigliatura di serpi sibilanti, il cui sguardo aveva il potere di pietrificare chiunque la guardasse. [5] Nel 1598 il Granduca stava allestendo le sale della Galleria di Palazzo Vecchio ed aveva in animo di sistemarvi la sua ricca collezione di armi. [Il dipinto è di fattura nordica, probabilmente fiammingo, come ebbe a notare Corrado Ricci. Gli occhi spalancati ed allucinati, la tensione del corrugamento della fronte, la bocca spalancata che mostra i denti e il fondo oscuro dell'interno, sono esaltati dalla luce calda e improvvisa. Uffizi Gallery Live Sketch. Un concentrato di segreti , eventi, curiosità e novità direttamente sulla tua casella di posta. Una, molto nota, era quella di Giovan Andrea dell'Anguillara, pubblicata a Venezia nel 1563. La Visitazione di Carmignano: il capolavoro del Pontormo, Dall'Amiata all'Area del Tufo: viaggio in e-bike, Vissi d’arte. Galleria degli Uffizi, Firenze. Alessandro Conti, "Alle origini della Galleria". Il volto della Medusa è colto nel momento dell'urlo, scaturito dall'improvviso taglio della testa dalla cui base sgorga un fiotto di sangue. [9] La fortuna delle Metamorfosi fu vastissima: il mito fu infatti molto rappresentato nelle dimore nobiliari. Chiunque intenda visitare la Toscana non potrà che passare da Firenze: la città del giglio è uno scrigno di tesori artistici e centro di una fervida vitalità. [11] Secondo lo studioso, la testa conserverebbe il suo valore apotropaico, cioè il suo valore magico-benefico, come il poeta Giovan Battista Marino nell'elogio dell'opera nella sua Galeria di una decina d'anni dopo, sembra voler considerare. Inoltre, in Piazza della Signoria era già esposta la celebre scultura in bronzo del Perseo con la testa di Medusa di Benvenuto Cellini. Lo schizzo di sangue che fuoriesce dalla testa mozzata di Medusa è un elemento che, generalmente, è associato all'immagine dell'uccisore, come in un'opera di Jacopo Ligozzi agli Uffizi del 1581. Caravaggio rappresenta la Gorgone nel momento in cui viene uccisa, con il volto urlante, gli occhi e la bocca spalancati dalla paura e dalla sorpresa e la testa da cui sgorga il sangue.La scelta di raffigurare Medusa non è casuale: la testa della Gorgone infatti rappresentava l’allegoria della sapienza e della prudenza, due concetti apprezzati dai Medici. È stato accertato dalle analisi che il pittore utilizzò una rotella dell'epoca. Gli ospiti selezionati e lo stesso Granduca avrebbero avuto modo di "paragonare" i due scudi (uno dipinto e l'altro scolpito) visitando la sala della Galleria. [14], Il contenuto è disponibile in base alla licenza. Esistono due versioni di Medusa realizzate dal pittore italiano Caravaggio: 1. la prima è un dipinto a olio su tela, montato su uno scudo convesso di legno di fico (50 x 48 cm), eseguito tra il 1596 e il 1598. [7] .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}Secondo Giorgio Vasari, IV, 22-23, ed. Il cardinale portò personalmente il dono a Firenze consegnandolo il 25 luglio 1598 come registrato nel Guardaroba Mediceo. La prima versione è stata sottoposta ad interventi diagnostici che hanno evidenziato vari pentimenti e la presenza di disegni preparatori "a carbone". Il dipinto è di fattura nordica, probabilmente fiammingo, come ebbe a notare Corrado Ricci. Su queste edizioni corredate di incisioni, si veda Bodo Guthmüller, Immagine ad alta risoluzione su Google art, Ultima modifica il 12 nov 2020 alle 18:10. Ubicazione. 60×55 cm. Esistono due versioni di Medusa realizzate dal pittore italiano Caravaggio: . Milanesi, 1906, Sansoni, 1981, nelle collezioni del Granduca Cosimo si annoverava un dipinto dello stesso tema eseguito da Leonardo (e poi smarrito). L'ipotesi di Kimura è che l'opera di Caravaggio volesse dimostrare la superiorità della pittura (che può raffigurare tanto la luce che l'ombra), sulla scultura, che non ne ha la possibilità. Michiaki Koshikawa, "Apelles's stories and the paragone debate: a re-reading of the frescoes in the Casa Vasari in Florence". In ambito umanistico, la testa della Medusa o Gorgone aveva un valore simbolico in quanto allegoria della prudenza e della sapienza. Una Uccisione di Medusa (1546), opera di Perin del Vaga, è raffigurata nell'appartamento farnesiano di Castel Sant'Angelo. ]il dipinto, di autore fiammingo anonimo, è del 1600. la prima è un dipinto a olio su tela, montato su uno scudo convesso di legno di fico (50 x 48 cm), eseguito tra il 1596 e il 1598.L'opera si trova in una collezione privata in Italia. Come è noto il tema deriva da Esiodo (Teogonia, 274-284) e soprattutto da Ovidio (Metamorfosi, IV, 769-803). Giacomo Berra, "La Medusa “tutta serpeggiata” del Caravaggio: fonti mitologico-letterarie e figurative". Lo Scudo con la testa di Medusa di Caravaggio, conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze, fu commissionata dal cardinal Francesco Maria del Monte, ambasciatore a Roma del Granducato di Toscana, che lo donò nel 1598 al granduca Ferdinando I de' Medici per arricchire la sua collezione a Palazzo Vecchio.Si tratta di un dipinto a olio montato su un grande scudo di legno di pioppo su cui è raffigurata Medusa.Il mostro con la chioma composta da un cesto di serpenti, in grado di pietrificare chiunque la guardasse, fu sconfitta da Perseo che grazie all’aiuto di Minerva osservò il suo volto riflesso in uno scudo e le mozzò la testa. Per poter evitare lo sguardo terrificante, l'eroe non guardò il mostro, ma la sua immagine riflessa su di un lucido scudo di bronzo. Sito ufficiale della destinazione Toscana ©2020, Sito ufficiale della destinazione Toscana ©2019, I nostri strumenti di collaborazione con enti, operatori turistici e digital storyteller, Una città sorprendente, in cui perdersi tra arte, storia, moda e tradizione della Toscana. [6], Il tema della Medusa, caro ai Medici, non sembra essere stato casuale. Lo Scudo con la testa di Medusa di Caravaggio, conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze, fu commissionata dal cardinal Francesco Maria del Monte, ambasciatore a Roma del Granducato di Toscana, che lo donò nel 1598 al granduca Ferdinando I de' Medici per arricchire la sua collezione a Palazzo Vecchio. Oltre all’eccezionale patrimonio d'arte, testimonianza della sua secolare civiltà, è possibile godersi Firenze passeggiando al tramonto lungo gli incantevoli lungarni, addentrandosi tra i vicoli bohémien dell’Oltrarno o perdendosi nelle ... Sito ufficiale della destinazione Toscana. [10] Secondo Giacomo Berra, Caravaggio avrebbe fuso, nel dipinto, due distinti aspetti del mito: l'immagine di Medusa riflessa nello scudo-specchio di Perseo e la testa del mostro collocata sull'egida di Minerva. Infatti, nel Dialogo dei colori di Ludovico Dolce (1565), si legge che la Medusa raffigura la prudenza acquisita per mezzo della sapienza. Il dono dell'immagine di Medusa aveva dunque un valore augurale (oltre, naturalmente, a quello apotropaico tradizionale). Susanne E. L. Probst, "La rotella del Caravaggio e la Galleria degli Uffizi". [12] Il tema era quello del dibattutissimo "paragone" fra pittura e scultura, di grandissima attualità durante tutto il Cinquecento è illustrato da Vasari nella sua Casa di Firenze nell’affresco il cui soggetto è Apelle. Nel Rinascimento, si poteva disporre di ottime traduzioni in volgare delle Metamorfosi, di cui alcune illustrate. L'opera si trova in una collezione privata in Italia. La Medusa venne sottoposta a restauro (conclusosi nel 2002), dopo l'attentato nel 1993 di via dei Georgofili, nei pressi degli Uffizi, in conseguenza del quale aveva riportato danni strutturali di minima entità, ma che ne avevano compromesso il già precario stato di conservazione. È detta "Murtola", a seguito del madrigale che Gaspare Murtola compose nel 1606 in onore del dipinto che ebb… La luce, proveniente dall'alto, proietta l'ombra della testa sul fondo verde dello scudo. Il tema della Medusa era molto caro ai Medici e, probabilmente, per questo motivo fu scelto dal cardinal Del Monte per la famiglia fiorentina. L'Italia più bella su un taccuino da disegno: questo e molto altro su Citylivesketch! Lo scudo o "rotella" dipinto dal Caravaggio, era invece stato posto in una sala della Galleria del Granduca, su di un manichino a cavallo vestito alla persiana, insieme ad altre armi da torneo o parata. Lo 'scudo' dipinto da Caravaggio è un saggio stimabile delle capacità ottiche del pittore, che riesce ad annullare gli effetti della convessità del supporto.

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