visione del purgatorio

[..] Attribuendo al fuoco il potere di distruggere tutte le azioni cattive, ma non chi le fa è evidente che san Paolo non parla del fuoco del purgatorio, che, come pare dalla vostra opinione, non concerne tutte le azioni cattive, ma solo i piccoli peccati. [57], Sant'Atanasio di Alessandria, come ricorda il sacerdote copto Moses Samaan[58] in uno scritto riprodotto da un sito web della Chiesa copta, disse: "Come succede con il vino in un barile che, quando la vigna sboccia nel campo, lo sente e il vino stesso sboccia insieme ad esso, così è con le anime dei peccatori. [77][79] È almeno possibile che la preghiera di Paolo per Onesiforo sia per un defunto. [106] Il catechismo Beliefs of Orthodox Christians dell'Episcopato romeno-ortodosso d'America dichiara che l'Ultimo giudizio sarà per tutti "o di ricompensa eterna o di pena eterna" e definisce l'inferno come luogo e stato "di pena eterna" per quelle anime che si separano da Dio. Da notare, infine, che nel purgatorio Dante descrive la successione del giorno e della notte, al contrario dell'Inferno e del Paradiso, dove vi è, rispettivamente, eterna tenebra ed eterna luce; infatti, il purgatorio è l'unico regno metafisico temporale, in quanto sparirà quando l'ultimo uomo ne sarà uscito (dopo il Giudizio Universale); per questo, è il regno più simile al mondo fisico (cioè la Terra). Anathemas Against Origen: "That Origen was condemned by name in the Eleventh Canon of this council there seems no possible reason to doubt ...", Greek Orthodox Metropolis of Toronto (Canada): "Eternal Life and Eternal Hell", Metropolitan Maximos of Pittsburgh, "The Dogmatic Tradition of the Orthodox Church", https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Purgatorio&oldid=116637367, Voci con modulo citazione e parametro pagina, Voci con modulo citazione e parametro pagine, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. [49], Esula pure dalla dottrina cattolica l'immagine del purgatorio come "una sorta di campo di concentramento dell'al di là [...] dove l'uomo debba espiare pene che gli vengono assegnate in modo più o meno positivistico".[49]. Leggi anche:Alle anime del Purgatorio servono Messe! E udì ancora altre voci che aggiungevano: “Grazie siano rese a coloro che ci apportano sollievo nelle nostre sventure; la vostra potenza è infinita, o Signore: renda il centuplo ai nostri benefattori, che ci inducono più presto nel soggiorno della vostra luce divina”. E questo è il fuoco che purifica, è il fuoco interiore del purgatorio. In un tratto, fui trasportata dallo stesso mio Angelo Custode ai piedi di Maria SS.ma; le chiesi soccorso, per questa povera anima; mi esibii per essa a qualsiasi pena e tormento; e Maria SS.ma mi promise la grazia con dimostrarmi quel sigillo; e mi disse che io raccontassi tutto al mio confessore e gli chiedessi l'obbedienza di patire per qualche ora, per soddisfare alla giustizia di Dio per quest'anima che mi fu fatta vedere in quel punto stesso. Così pure non permettano che si diffondano e si trattino dottrine incerte e che possono presentare apparenze di falsità. [23], Nel XII secolo, insieme allo sviluppo dell'immagine comune del purgatorio come località, appare una serie di racconti di viaggi immaginari al luogo delle pene, dei quali il più famoso è il Tractatus de Purgatorio Sancti Patricii, nel quale il viaggiatore l'avrebbe raggiunto passando per una caverna in un isolotto lacustre irlandese, meta ancora oggi di pellegrinaggi penitenziali e noto come il Purgatorio di San Patrizio. o della qualità e intensità delle pene e neppure assolutizza il termine purgatorio". Il termine venne introdotto precisamente tra il 1170 e il 1200 nella scuola del capitolo di Notre-Dame di Parigi e il monastero cistercense di Cîteaux. [21] Prima di tale data non esisteva il sostantivo purgatorium: esisteva solo l'aggettivo, come nella frase ignis purgatorius (fuoco purificante). L'anima è consapevole dell'immenso amore e della perfetta giustizia di Dio e, di conseguenza, soffre per non aver risposto in modo corretto e perfetto a tale amore, e proprio l'amore stesso a Dio diventa fiamma, l'amore stesso la purifica dalle sue scorie di peccato. Stanzione precisa che il Purgatorio è un dogma di fede e dunque “appartiene al patrimonio inalienabile del Credo della Chiesa”. [1] Nella teologia cattolica è "la condizione di coloro che, morti nella grazia di Dio, non sono ancora perfettamente purificati e devono quindi purificarsi al fine di ottenere la santità necessaria per essere ammessi alla visione di Dio". Crediamo invece che il timore della morte in sé stesso e da solo purifica alcune nell'uscire dal corpo, come dice espressamente san Gregorio Dialoghista. Il più noto dei proponenti di questa teoria è Origene. Non si parte, infatti, dall'aldilà per raccontare i tormenti del purgatorio - come era in uso a quel tempo e forse ancora oggi - e poi indicare la via per la purificazione o la conversione, ma la nostra Santa parte dall'esperienza propria interiore della sua vita in cammino verso l'eternità. [108] Il metropolitano Maximos dell'Arcidiocesi d'America del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, nel suo "The Dogmatic Tradition of the Orthodox Church", afferma che dopo il Giudizio finale alcuni soffriranno "il fuoco della condanna eterna, il rimorso eterno della coscienza". [...] Oggigiorno ci sono due dimore temporanee per gli spiriti dei defunti. In questo punto, sentii una voce spaventevole, ed ebbi un grande urtone che mi gettò per terra. Caterina afferma che Dio è così puro e santo che l'anima con le macchie del peccato non può trovarsi in presenza della divina maestà. Se state leggendo questo articolo, è grazie alla vostra generosità e a quella di molte altre persone come voi che rendono possibile il progetto evangelizzatore di Aleteia. Catholic World News, 7 aprile 2008, "Theological education in the 21st century. Racconta le loro visioni Don Marcello Stanzione nel volume “Il Purgatorio nella visione delle mistiche” (edizioni Sugarco). Ludovico Carracci, Liberazione dal purgatorio, Vergine Maria del Monte Carmelo e anime nel purgatorio, Beniaján, Spagna, Richiesta di preghiera per le anime nel purgatorio, Azulejo di Juan Oliver Míguez (1960) in Siviglia, Spagna, Altare delle anime del purgatorio, Chiesa della Concezione di Santa Cruz de Tenerife, Spagna, Immagine del purgatorio nel Très riches heures du Duc de Berry. Si narra che un giorno Brigida ebbe una visione del Purgatorio e sentì la voce di un angelo che, consolando le anime, ripeteva queste parole: “Sia benedetto colui che, vivendo ancora sulla terra, soccorre con operazioni e buone opere le anime purganti, poiché la giustizia di Dio esige che senza l’aiuto dei viventi siano queste necessariamente purificate nel fuoco”. Il termine purgatorio venne introdotto verso la fine del XII secolo mentre la relativa dottrina venne definita dal secondo Concilio di Lione del 1274, da quello di Firenze del 1438 e infine ribadita nel Concilio di Trento, nel 1563.. Abolish the remainder of his punishment, for You have created man for life and not death" (, Cosmic Liturgy: The Universe According to Maximus the Confessor, «Maximus is not in favor of proclaiming a universal restoration in the straightforward way in which Gregory of Nyssa and even Origen himself did it [...] The hidden, better meaning, however, must be reserved for those who have a deeper understanding of mysteries. In questa notte, nell' esercizio, vi è stato di particolare questo, che mi pare che Iddio mi abbia fatto vedere un'anima del Purgatorio. La purificazione, per le anime, è dunque una vera e propria lotta contro sé stessi ispirata dall'amore per Dio, più che una semplice pena. Papa Benedetto XVI elogiò invece l'idea del purgatorio di santa Caterina da Genova: «Nel suo tempo lo si raffigurava principalmente con il ricorso ad immagini legate allo spazio: si pensava a un certo spazio, dove si troverebbe il purgatorio. Ascolta noi umili e meschini che Ti preghiamo e fa riposare le anime dei Tuoi servi che già si sono addormentati, in un luogo luminoso, in un luogo erboso, in un luogo di freschezza". L'anima - dice Caterina - si presenta a Dio ancora legata ai desideri e alla pena che derivano dal peccato, e questo le rende impossibile godere della visione beatifica di Dio. Mi pare che doveva avere sui 16 anni. – Origen, St Gregory of Nyssa and St Isaac the Syrian", pp. [65], Martin Lutero sostenne nelle sue famose 95 tesi che "con la vera contrizione ogni cristiano ottiene anche senza lettere di indulgenza la piena remissione del peccato e della pena", e nella confessione augustana presentò il purgatorio come dottrina diabolica. Sulla cima del Monte Sacro si trova l'Eden, cioè il Paradiso Terrestre, dove vivono nella piena Grazia di Dio gli spiriti dei Santi e dei Beati. Il demonio mi diceva: «Maledetta! [93] Però, sull'opinione di questi, citata in appoggio alla dottrina occidentale del purgatorio dai vescovi latini al Concilio di Firenze, il giudizio espresso da Marco di Efeso nel presentare la posizione della Chiesa ortodossa, fu chiaramente negativo. Alla fine, il mio Angelo Custode mi fece conoscere che ella vedeva l'abito che aveva portato della Religione, e la sola vista le rinnovava tutti i tormenti e le pene; perché ella era vissuta con l'abito sì, ma non da Religiosa. Lo seguirono gli universalmente riconosciuti Padri della Chiesa Clemente di Alessandria (probabilmente), Gregorio di Nissa e (non apertamente) Gregorio Nazianzeno. [...] Le differenze fra le teologie romana e orientale sul purgatorio, pur essendo genuine, sono minori in comparazione con l'accordo sulla realtà della purificazione post mortem nello stato intermedio e sul relativo ruolo importante delle preghiere per i defunti".[51]. Gelsomino Del Guercio Web. [66], Giovanni Calvino, nella sua Institutio christianae religionis, dichiara che il purgatorio, «è motivato con parecchie bestemmie [...] è una pericolosa invenzione di Satana, la quale reca grave offesa alla misericordia di Dio, annulla la croce di Cristo, dissipa e sovverte la nostra fede. [52] Altre anime vengono purificate dopo la morte, o in questa regione terrestre prima di giungere, rese degne di tale fine beato, all'adorazione di Dio o, se si tratta di colpe maggiori la cui espiazione richiede più tempo, nell'Ade, non però col fuoco e con i castighi, ma come detenute in carcere e catene. [76][77], Nella Seconda lettera a Timoteo, Paolo prega per "la famiglia di Onesiforo" e poi separatamente per Onesiforo affinché "gli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno" (il Giorno del giudizio);[77][78] e alla fine manda saluti a delle persone che stanno con Timoteo, "Prisca e Aquila" e "la famiglia di Onesiforo", non allo stesso Onesiforo. Inoltre, in ciascun girone vi è una pena diversa per le anime, regolata (come anche nell'Inferno) dalla cosiddetta "legge del contrappasso", che impone una pena simmetrica od opposta al peccato commesso. Dal Sacrificio incruento per essi offerto e dalla beneficenza caritatevole ricevono un po' di sollievo. [22][20], Secondo Jacques Le Goff, "il Purgatorio di Dante rappresenta la conclusione sublime della lenta genesi del Purgatorio avvenuta nel corso del Medioevo". Ogni vista di quei ministri infernali, le dava pena sopra pena; ma, fra tante pene, la maggiore era quella del … [24] Altra localizzazione del Purgatorio menzionata pure da Le Goff è l'Etna sulla costa orientale della Sicilia.[25]. Suor Lucia riporta un dialogo che dice di aver avuto, nella prima (quella del 13 maggio 1917) delle presunte apparizioni della Madonna di Fátima, riconosciute dalla Chiesa Cattolica come credibili nell'insieme, con la Madonna, alla quale chiedeva la sorte di due ragazze morte da poco. [6] In ambito protestante, lo stesso Lutero affermò di credere nel purgatorio e perfino nel fuoco purgatoriale[7] di cui nella Tradizione della Chiesa cattolica ma che non fa parte della sua dottrina definita. Dopo un rito di purificazione, alla fine del quale i peccati vengono perdonati, un angelo "portiere" apre, con le chiavi di San Pietro, la porta del purgatorio, e allora le anime si accingono a ripagare l'ingiustizia dei loro peccati; infatti, il perdono non esclude la riparazione al peccato, ma la precede solamente. [43] In effetti, "ogni peccato, anche veniale, provoca un attaccamento malsano alle creature, che ha bisogno di purificazione, sia quaggiù, sia dopo la morte, nello stato chiamato purgatorio. L'ho veduta in tre modi. [56]», La stessa esposizione poi presenta quattro passi biblici in appoggio alla prassi di pregare per i defunti: 1:18, 132:1, 12:39–45 e 6:10–11, dei quali l'ultimo dimostra che la situazione degli spiriti dei santi può cambiare, e si prega perché siano consolati. Durante il Concilio di Firenze, Marco di Efeso, uno dei due incaricati dai vescovi ortodossi ad esporre il loro punto di vista, rigettò totalmente quell'elemento dell'immaginario occidentale del purgatorio che è il fuoco (come pure il concetto del purgatorio come un luogo specifico), elementi che non appaiono nella definizione del purgatorio poi adottata dallo stesso concilio, mentre dichiarò che anche gli ortodossi credevano nella possibilità di una purificazione delle anime dopo la morte e nel beneficio recato a tali anime dalle preghiere e dalle messe offerte dai viventi: «Se le anime partono da questa vita nella fede e nell'amore ma gravate di qualche colpa, o minore della quale non si erano affatto pentite, o maggiore della quale si erano pentite senza avere portato i frutti della penitenza, crediamo che esse vengono purificate da tali colpe, ma non per mezzo di un fuoco purificante e di pene particolari in un luogo specifico. I demoni che sono ministri della divina giustizia, a tutto potere, la tormentavano; ed ella stava immobile nel medesimo sito che fu posta, né poteva muoversi. Christ the Savior Orthodox Church, "Questions / Answers": Question: What is the difference ... Oleg Stenyayev, "Why did some Holy Fathers believe in apocatastasis and other false ideas about life after death? [..] La vostra dottrina avrebbe forse qualche fondamento se (l'Apostolo) dividesse le azioni cattive in due generi: un genere purificabile da Dio e l'altro degno della punizione eterna. [29] A tali considerazioni dei santi e dei teologi, sia quelle che hanno contribuito alla formazione dell'immagine comune del purgatorio, sia quelle che ne erano semplicemente il riflesso, manca il carattere di dogmi di fede e ogni membro della Chiesa rimane libero di accettarle o di rigettarle. Tuttavia, un'anima, per entrare nell'Eden, deve prima immergersi in due fiumi sacri: il primo è il Letè, le cui acque (già secondo la mitologia greco-romana) lavano il peccatore dalle memorie di tutti i peccati commessi, mentre il secondo è l'Eunoè (di invenzione dantesca), le cui acque invece fanno tornare alla memoria dell'anima tutto il bene compiuto in vita. Il Concilio di Trento, oltre a ripetere gli stessi due punti, raccomandò nel suo Decreto sul purgatorio del 4 dicembre 1563 di limitarsi ad essi e di evitare la discussione di punti incerti e di mera curiosità: «Poiché la Chiesa cattolica, istruita dallo Spirito santo, conforme alle sacre scritture e all'antica tradizione, ha insegnato nei sacri concili, e recentissimamente in questo Concilio ecumenico, che il purgatorio esiste e che le anime lì tenute possono essere aiutate dai suffragi dei fedeli e in modo particolarissimo col santo sacrificio dell'altare, il santo Sinodo comanda ai vescovi che con diligenza facciano in modo che la santa dottrina sul purgatorio, quale è stata trasmessa dai santi padri e dai sacri concili, sia creduta, ritenuta, insegnata e predicata ovunque. Nel 1274, la Chiesa cattolica definì per la prima volta la sua dottrina sul purgatorio. Sopra il bordo c’era anche una coppa d’oro piena d’acqua; Dinocrate si avvicinò e incominciò a bere dalla coppa d’oro, e questa non si svuotava; dopo che egli ebbe bevuto abbastanza di quell’acqua prese a giocare tutto contento come fanno i bambini, in quel momento mi svegliai e compresi che era stato liberato dalla sua pena”. Con atti di umiliazione interni, tutte le percosse accettavo, in penitenza delle mie colpe; ringraziavo Gesù; ringraziavo Maria; davo mille benedizioni a Dio; e lo pregavo che mi tenesse la sua mano in capo, perché mai e poi mai l'offendessi. Tale purificazione libera dalla cosiddetta 'pena temporale' del peccato. Ella non si poteva raccomandare; stava sotto il braccio della giustizia di Dio; e tanto basta.

Cornello Dei Tasso Dove Dormire, 14 Luglio Parigi 2019, Dicembre 2020 Calendario, Piazza San Domenico 13 Bologna, Stipendio Chiara Ferragni, Fondazione Di Roma: Riassunto, Il Battesimo Di Clodoveo,

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